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SELAM e ‘LA BELLA VITA’: Un Canto di Passione e Innovazione nel Cuore della Musica

Immagine del redattore: musicatonicamusicatonica

Oggi andiamo alla scoperta di SELAM, artista che ci ha colpito particolarmente con il suo ultimo singolo “LA BELLA VITA”, un manifesto di freschezza e vitalità che si distingue nel mare di suoni dell’industria musicale odierna.

In un’epoca in cui la musica è spesso un prodotto di massa, Selam riscopre l’essenza dell’arte attraverso la sincerità e l’autenticità. La sua musica è un viaggio che attraversa confini e generi, unendo l’anima del soul con l’energia di un R&B moderno, dinamico, il tutto condito da un ritmo piacevolissimo che invita ad un ascolto ripetuto.

Nella nostra esclusiva intervista per Musicatonica, Selam ci svela le ispirazioni multiculturali che hanno plasmato il suo stile distintivo e la sua visione artistica. Con un background culturale ricco e variegato, ha saputo creare un linguaggio universale che parla direttamente all’anima, influenzando e ispirando una nuova generazione di ascoltatori.

Selam ci racconta inoltre come il suo approccio internazionale alla musica sia frutto di un’incessante ricerca di autenticità e di un desiderio di condividere storie che risuonino in ogni angolo del mondo.


Il tuo nuovo singolo “LA BELLA VITA” ha catturato davvero i nostri cuori e le nostre orecchie con la sua freschezza e il suo ritmo coinvolgente. C’è un momento o un ricordo particolare che ti ha ispirato a creare questa canzone?


Grazie davvero, mi riempie il cuore sapere che il pezzo sia arrivato in questo modo. La stesura del brano è avvenuta in maniera molto naturale. In questo ultimo anno ho conosciuto tante nuove persone e, con loro, le loro storie. Quando i racconti si incontrano e si intrecciano, avviene uno scambio e raccontarlo è stato un passaggio inevitabile. Mi sono ritrovata davanti delle parole che assomigliavano alle mie, mi sono fermata, mi sono stupita e ho scelto di ascoltare. Mi piaceva l’idea di creare un pezzo in cui coesistessero leggerezza e malinconia perché è esattamente a partire da questi momenti che ha preso vita. E’ bello tenersi stretti i ricordi, ci sono un sacco di cose che meritano di continuare ad esistere. Forse volevo solo ricordarmi che la leggerezza non è poi così male e che fermarsi, è correre, ancora di più. 


SELAM

Il tuo approccio internazionale alla musica è evidente e personalmente apprezzato. Come pensi che il tuo background culturale abbia contribuito a questo aspetto della tua arte? Ci sono artisti o culture specifiche che ti hanno influenzato maggiormente?


Sono cresciuta ascoltando tantissimo il panorama internazionale. Soul, R&B, Blues, Gospel e R&B sono tuttora i generi che ascolto di più. 

Inevitabilmente le mie origini mi hanno portata a ricercare dei volti e dei vissuti che potessero avvicinarsi il più possibile a me e alla mia storia, inizialmente perché da piccola sentivo la necessità di ascoltare le storie di persone che visivamente mi somigliassero, poi perché ho capito che la black music mi piaceva da morire e avrei voluto il più possibile prenderne ispirazione. 


Siamo davvero rimasti particolarmente colpiti dalla tua voce, è davvero unica e porta con sé una ventata di emozioni… Puoi raccontarci di più sul processo creativo dietro la stesura dei tuoi brani e di come hai sviluppato il tuo stile così distintivo?


Grazie di cuore. In realtà ho iniziato a studiare canto solamente due anni fa. Ho sempre cantato ma prima di allora non avevo avuto la possibilità di intraprendere studi in merito. Credo però che aver avuto tante influenze a livello internazionale mi abbia aiutato nel ricercare delle sonorità in un certo senso distanti da quelle Italiane. Riguardo la stesura dei brani, non ho un modo specifico in cui scrivo, ma parto quasi sempre dal testo. Solitamente scrivo tanto quando faccio altre cose. Mi vengono in mente delle immagini chiare che ho vissuto. La melodia arriva dopo. In questo caso ho iniziato dal ritornello e ho concluso con le strofe. Poche settimane dopo sono andata in studio e il brano ha preso una forma.


Guardando al futuro… quali aspetti della tua identità e delle tue esperienze vorresti esplorare di più attraverso la tua musica? Ci sono collaborazioni (magari anche internazionali) che sogni di realizzare?


In questi ultimi mesi ho scritto nuovi brani che sicuramente usciranno. Mi sto divertendo molto ad esplorare diverse nuove sonorità, soprattutto per quanto riguarda l’afrobeat. Ci sono molte parti di me e tante storie in questi pezzi. Che poi alla fine, di tutto questo scrivere, resta quello che ci si attacca addosso, quello che non riusciamo a dimenticare. E fra tutte le parole, quelle cadute spero che arrivino a qualcuno e che possano essere un abbraccio al momento giusto. Questo è ciò che mi auguro. 


Lasciaci con una tua citazione, e se ti va, con un saluto ai lettori di Musicatonica


Sicuramente “vorrei avere una metà che resta in piedi anche da sola”. Non è facile ripartire, occupare uno spazio che prima era occupato da altro. É bello sapere, però, che alla fine va bene così, che abbiamo tutto il tempo del mondo e che forse un po’ di “grazie” ce li meritiamo. 

Grazie di cuore per il tempo che mi avete dedicato, a prestissimo. 


SELAM

Grazie davvero, Selam, per aver condiviso con noi la tua arte e il tuo mondo, vi invitiamo a seguirla su Instagram:



E ad ascoltarla nella nostra Playlist Spotify It Alenti:





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